Trentacinque artisti fra i più interessanti esponenti delle principali tendenze internazionali sviluppatesi a partire dagli anni sessanta fino ad oggi, il cui intento sembra essere caratterizzato da una decisa semplificazione del fare artistico: processi creativi essenziali, trasparenti nei loro nessi strutturali e logici, e realizzati con materiali poveri, "extra artistici" nel senso di appartenenti alla quotidianità più immediata e banale. Questi caratteri di semplicità e trasparenza tendono ad aprire l'opera all'interazione del pubblico. "Elogio della semplicità" vuole, dunque, documentare ambiti di ricerca in cui l'arte torna a essere un campo d'azione nel quale molti fruitori possono interagire. La complessità rimane, ma va cercata altrove: non tanto nel metodo di realizzazione quanto nella profondità concettuale che la motiva, nelle implicazioni tematiche chiamate in causa e nei risvolti emotivi che queste opere riescono a suscitare.