Code: 349413551385275
Publisher: Skira
Category: Architecture
Ean13: 9788857240992
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, 1 settembre 2019 - 6 gennaio 2020. A cura di Barovier M. e Sonego C. Milano, 2019; ril., pp. 238, 1000 ill. col., cm 28x30. (Design e Arti Applicate).
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Alla fine del 1960 Thomas Stearns (1936-2006) giunse a Murano, con una borsa di studio del governo italiano e una Fulbright Travel Grant, per sviluppare le sue ricerche sul vetro, avviate durante gli anni della sua formazione prima alla Vemphis Academy of Art e successivamente alla prestigiosa Cranbrook Academy of Art, Bloomfield Hills, MI. Grazie alla notevole apertura di Ludovico de Santillana - succeduto nella direzione della vetreria a Paolo Venini dopo la sua morte (1959) -, l'artista americano poté sperimentare le potenzialità del vetro soffiato avvalendosi della straordinaria perizia di "Checco" Ongaro, unico tra i maestri che si rese disponibile alla realizzazione dei suoi progetti. Durante i due anni di permanenza alla Venini, dove dalla fine del 1961 fu assunto come guest designer, Stearns ebbe la possibilità di dedicarsi alle sue ricerche artistiche, accanto alle quali sviluppò anche serie di carattere commerciale. Egli realizzò opere estremamente originali, spesso distinguibili per le forme asimmetriche e organiche e l'impiego di colori opachi di grande matericità, generalmente accostati al vetro trasparente. Nel 1962, in occasione della XXXI triennale di Venezia, la Venini scelse di presentare anche sei pezzi dell'artista giudicati meritevoli della medaglia d'oro, che però non gli venne assegnata quando si seppe che l'autore non era italiano. Il volume illustra per la prima volta l'intera produzione vetraria di Thomas Stearns, che comprende prove, prototipi, pezzi unici, piccole serie, ma anche manufatti entrati nel catalogo della fornace. Si passa da opere come il celebre "Cappello del Doge" alle suggestive "Facciate di Venezia" per arrivare alla "Sentinella di Venezia", straordinaria scultura in vetro di grande ricchezza policroma che rappresenta l'apice della sua ricerca artistica compiuta a Murano.