Code: 645693414817983
Publisher: Aion
Category: Exhibition Catalogs - Monographies
Ean13: 9788898262618
Prefazione di Stefano Lanuzza. Firenze, 2018; br., pp. 144, ill. b/n e col., cm 17x24. (Saggi. Arte).
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La pittura di ritratto di Lautrec viene a situarsi in un punto cruciale della storia del ritratto moderno. Nonostante, anzi grazie alla negazione del principio di ritratto come copia del reale e dell'affermazione opposta della concezione del ritratto psicologico, che in letteratura raggiungerà i più alti esempi nelle figure femminili dei romanzi di Henry James quali Daisy Miller, (1878), e Portrait of Lady, (1881), Lautrec si trova dunque al centro di questa evoluzione e ne diviene il maggior protagonista. Va detto che ancora Nadar riportava la teoria di Balzac sulla dagherrotipia, di origine democritea degli idola, secondo la quale avveniva la proiezione di particelle della figura osservata nell'occhio del percipiente attraverso i raggi luminosi. Lautrec era estraneo a questo dibattito teorico, che si collegava al rapporto tra immagine e memoria involontaria posta al centro della scrittura da Marcel Proust nella pagina di Du côté de chez Swann, (1913), giustamente riportata da Benjamin: ""Il passo classico sulla mémoire involontaire in Proust, preludio al momento in cui si descrive l'effetto prodotto dalla madeleine sull'autore"" [...]. È questa perdita del valore mimetico dell'immagine, del carattere rappresentativo della scrittura e della pittura rispetto alla ""realtà"", e alla sostituzione del concetto di ""rispecchiamento"" con quello di espressione, che si afferma nei ritratti di Lautrec e che si protende con forza verso la pittura del Ventesimo secolo.