Code: 38714147511377
Publisher: Gli Ori
Category: Exhibition Catalogs - Monographies
Ean13: 9788873361145
Translation by Davis T. English Text. Pistoia, 2004; paperback, pp. 132, 93 col. ill., cm 16x16. (I Quaderni di Contatto. 3).
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Montespertoli. Il museo della vita e del vino è il titolo del volume, editato nella collana "I quaderni di Contatto", che documenta e illustra l'allestimento museale del Centro per la Cultura del Vino "I Lecci" di Montespertoli. "Il Museo della vite e del vino - come scrive nella premessa il Sindaco di Montespertoli, Mauro Marconcini - è il cuore pulsante del Centro: un museo che non è un museo, ma, piuttosto, una bottega, una fabbrica del vino, un luogo vivo e animato da oggetti che fanno parte del passato e del presente di tutte le case di campagna e che ricrea l'atmosfera della vendemmia e della cantina nel Laboratorio dei Sensi". Il volume, a cura di Gianfranco Molteni e Carlo Viti, raccoglie i testi di quest'ultimi sotto il titolo "I Lecci" e il museo della vite e del vino, Montespertoli e la mezzadria, Frammenti di memoria di Paolo Gennai (Montespertoli: il borgo, il territorio e le persone, La fattoria fra XVIII e XX secolo: cambiamenti e continuità. Alcuni itinerari nel territorio di Montespertoli), di Riccardo Buti (I vitigni, Il ciclo della vite, La pianta della vite, I parassiti della vite, La tinaia, La cantina), di Silvia Ciappi (Il fiasco: storia, documenti e immagini, Dalle Feste dell'Uva alla Festa del vino), di Alessandra Renzi (Il laboratorio dei sensi), di Guicciardini & Magni ("I Lecci" note di ristrutturazione e allestimento architettonico), oltre ad alcune seioni tematiche quali: Il terreno,Faccende agrarie di ogni mese, Il governo, L'aceto, Il Vin Santo, Il vino e la filatelia, Il vino e la simbologia. I curatori della pubblicazione illustrano nel dettaglio l'allestimento museale e le specifiche sezioni accolte nelle sale espositive, precisando che "L'allestimento segue in definitiva poche regole per evitare al visitatore disorientamento. La creazione di spazi differenti dalla geometrica scansione delle stanze, l'uso rigoroso e in forme ripetute dello spazio come per esempio il dialogo tra gli strumenti liberi al centro e rinchiusi nelle nicchie ai lati, l'uso della fotografia con il dialogo tra immagini del presente e del passato sono forse le principali". Il catalogo rappresenta quindi, non soltanto una sorta di utile vademecum per il fruitore del percorso museale, ma anche un interessante e significativo documento sulla storia, passata e recente, della pratica enologica proponendo anche memorie e curiosità sul territorio e la sua gente.