La pittura intesa come pensiero figurato e il nodo centrale sul quale Mario Caroteuto insiste sin dalle esperienze dei primissimi anni Quaranta: una pratica del vedere che, assecondando un linguaggio figurale d'impronta novecentesca, traduce in presenza tangibile l'astrazione del disegno. Per Massimo Bignardi il pretesto di riprendere gran parte dei testi che ha dedicato all'artista salernitano, scritti per occasioni diverse, e offerto dal desiderio di rileggere a distanza di anni la tenuta di un lavoro, nato e sviluppatosi nel corso di oltre quattro decenni, complice una profonda amicizia. E l'occasione di inquadrare, con un taglio monografico senza rinunziare a un' attenta ricostruzione diacronica, le pagine di una entusiasmante vicenda artistica, certamente fra le più interessanti del nostro Novecento. Al tempo stesso e l'occasione, per la nostra casa editrice, di affiancare il programma di iniziative promosse dal Comune di Salerno per festeggiare nel giusto modo il novantesimo compleanno dell'artista.