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Mirò, Le meraviglie. Opere grafiche dal 1960 al 1981

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Code: 66188133479577

Publisher: Silvana

Category: Essays, Works, Reviews

Ean13: 9788882156244

Ancona, Mole Vanvitelliana, July 3 - October 5, 2003. Cinisello Balsamo, 2003; paperback, pp. 60, 70 col. ill., cm 24x22.

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Mirò, l'artista dell'automatismo inconscio, delle pulsioni interiori, dell'abbandono al delirio fantastico, all'improvvisazione, l'artista del raptus lirico, del canto poetico, Mirò, l'artista catalano che del Surrealismo fece proprio lessico in forma anche aniconica ( finì nell'astrattismo). La panoramica della pura invenzione. Mirò, l'artista che del Surrealismo ha fatto credo di un'intera vita. ""Mirò. le Meraviglie, opere grafiche dal 1960 al 1981"" è il titolo della mostra di litografie presentata ad Ancona alla Mole Vanvitelliana (sino al 5 ottobre 2003) comprendendo più cicli: "" Ubu Roi"" (13 litografie a colori), "" Le marteau sans maitre"" (23 acqueforti e acquetinte a colori ""Meraviglie con variazioni""( 20 litografie), ""Les penalitees de l'Enfer"" (25 litografie) e 18 opere di grafica mista. Ottanta e più fogli che toccano diverse desinenze del surrealismo, dalle figure-segno all'illustrazione di libri di autori famosi - Tristan Tzara, André Breton, Rene Char, esponente del Surrealismo, all'illustrazione di libri antichi. Una lunga serie di immagini fantastiche e disegni onirici realizzati, in realtà, dal 1928 agli anni Settanta e successivamente riportate su carta dal l960 al 1981. Il Surrealismo nelle sue varie, possibili forme. Juan Mirò (Barcellona 1893 - Palma de Maiorca 1983) è creatore di un lessico che si discosta da ogni altra forma conosciuta di Surrealismo; il suo è pura illusione, è pura invenzione. Mirò inizia la sua attività nel 1919 a Parigi dove l'incontro con Picasso gli suggerisce suggestioni formali di tipo cubista per passare poi, nel 1924, tramite l'amico Masson al Surrealismo che non abbandonerà più per tutta la vita. Ma sarà, questa di Mirò, un'interpretazione del surreale particolarmente poetica, lieve, fiabesca, anche gioiosa, dove colore e segno si articolano in panorami di piccole forme ( geometriche e non) che tessono universi fantastici dove miriadi di personaggi giuocano tra loro animando tavole incredibili per leggiadria e gaiezza.

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