Ricco di illustrazioni e interpretazioni e rielaborazioni "michelangiolesche", quasi 300, il volume pensato dallo storico e critico d'arte Lodovico Gierut, sviluppa il percorso di Michelangelo sia a Carrara, sia nella "Versilia Medicea" (Pietrasanta, Seravezza, Stazzema, Forte di Marmi) dove nel 1518 firmò contratti per la ricerca del marmo che però non trasse per le figure ma aprendo una strada nel comprensorio del monte Altissimo. È bibliograficamente vasto. Decine gli interventi di esperti e di altri citati da Gierut (Cristina Acidini, Antonio Paolucci, Eugenio Battisti, Giulio Carlo Argan). La pubblicazione si sviluppa su due blocchi; nel primo Gierut, 16 capitoli storici e non, anche con tante testimonianze a parole e ad immagini (Manlio Cancogni, Igor Mitoraj, Florio Giannini, Franco Miele, Kan Yasuda, Anna Chromy, Renzo Maggi, Giacomo Mozzi, Marta Gierut, Carlo Motta, Stefano Giraldi, Vittorino Andreoli, Riccardo Luchini) fa capire l'attualità di Michelangelo. La seconda parte è della letterata Marilena Cheli Tomei, connessa alle Lettere e alle Rime e definisce, come il resto, il "respiro" umano e artistico del genio.