Code: 176372293123238
Publisher: Skira
Category: Essays, Works, Reviews
Ean13: 9788857210735
Firenze, Galleria San Gallo Art Station, 30 marzo - 14 maggio 2011. A cura di Secci E. Milano, 2011; br., pp. 64, 25 ill. col., cm 16,5x21. (Arte Moderna. Cataloghi).
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Con questo volume la Galleria Sangallo Art Station di Firenze rivolge una più approfondita attenzione ai protagonisti della generazione che, esordiente all'indomani della seconda guerra mondiale, raggiunge la maturità artistica negli anni Cinquanta. Fra essi, la figura di Roberto Crippa (Monza 1921 - Bresso 1972) si profila immediatamente fra le più interessanti e originali, vero trait d'union fra la dimensione surreale, fantastica e ""automatica"" desunta dal surrealismo, e il campo spazialista, cioè quella nuova dimensione sperimentale in cui il segno diventa non solo traccia grafica ma elemento generatore di spazio. La monografia presenta il ventennio cruciale della carriera di Crippa, dal 1950, l'anno dell'adesione allo Spazialismo, al 1972, data dell'incidente aereo che pone bruscamente fine a una parabola artistica ancora ricca di promesse e avviata su un percorso di fertile sperimentazione. Due decenni di inesausta e fantasiosa ricerca che condurrà l'artista lombardo - come felicemente sintetizza il titolo della rassegna ""dall'energia alla materia"". Dopo essersi avvicinato a Lucio Fontana, Roberto Crippa è tra i primi ad aderire allo Spazialismo, il movimento artistico fondato dal geniale innovatore della vita artistica milanese e che rappresenta una delle più brillanti declinazioni della nuova arte informale, la risposta artistica alla profonda crisi esistenziale emersa dalle macerie, anche morali, della seconda guerra mondiale. Al centro del suo lavoro Crippa pone una ricerca che, da un'elaborazione vorticosa e intensamente dinamica dell'elegante elemento decorativo dell'arabesco, conduce alla messa a punto delle famose Spirali, i dipinti con i quali l'artista è comunemente identificato e che ben presto si affermano ""tra i prodotti più interessanti e originali della pittura europea di segno e gesto"" (Martina Corgnati). La monografia conduce il lettore a ripercorrere gli anni di una lunga indagine in cui tutte le possibilità formali ed espressive del turbinoso elemento spiraliforme vengono esplorate, senza mai pervenire a ripetitività e stanchezza. Crippa gioca con le sue energetiche invenzioni, ora creando sorprendenti contrasti cromatici tra il ""campo"" e le ""forze"" che lo attivano, ora trasformandole in concrezioni materiche. Le Spirali rimandano all'energia sorgiva del movimento di una particella atomica attorno al nucleo, ma anche alle evoluzioni di un aereo nell'aria, un'emozione ben nota a Crippa che all'attività artistica affiancava quella di campione di volo acrobatico.