La Palazzina Pucci è in un luogo emblematico della trasformazione della città, e come bell'esempio di architettura razionalista ne è testimone, protagonista e simbolo. Testimone di un passato prossimo che ha visto nascere qui il comparto produttivo e le infrastrutture per l'industria e l'agroalimentare, ma insieme protagonista, con funzioni rinnovate e idonee, di quella che diventerà la "Città del nord". Siamo nel cuore della Fascia Ferroviaria e del processo di trasformazione che ne ha segnato la recente storia di dismissione e riqualificazione, e siamo nello stesso tempo vicini al centro storico di Modena. Un luogo di così grandi potenzialità diventerà sede vitale e frequentata di un mix di funzioni pubbliche e residenziali. All'interno dell'ex Mercato Bestiame la grande passeggiata del Campolungo vedrà tutt'intorno un importante giardino di quartiere e più a nord la piazza centrale, che sarà caratterizzata da pubblici esercizi e uffici. Intorno alla piazza e ancora più a nord fino alla tangenziale sorgeranno residenze di nuova concezione abitativa. Varie diramazioni a uso residenziale, commerciale e di servizi si collegheranno al nucleo centrale, con ampi spazi di verde. Varie sezioni della città si uniscono così in un progetto coordinato, omogeneo e qualificante, di cui la Palazzina Pucci rappresenta il fronte. Non a caso è divenuta la sede del Laboratorio della città, il luogo dove idee e progetti entrano, si discutono e si fanno conoscere. Non a caso è stata collocata qui l'opera di Wainer Vaccari dedicata alla figura del viandante, ancora un simbolo e un auspicio per una città "in cammino". .