La sfida più importante per il prossimo futuro non sarà probabilmente quella di convincere gli ultimi irriducibili anti-ambientalisti della necessità di un approccio ecologico al progetto, ma quella di lavorare ad una traduzione di questo approccio in realizzazioni concrete e condivise nel variegato panorama di idee che gli uomini si sono fatti intorno al concetto di sostenibilità: si tratta di una sfida culturale, collettiva, difficile e importante, una responsabilità alla quale il mondo professionale, quello dei tecnici del progetto, dell'università e della ricerca non possono sottrarsi. Questo libro, dunque, non porta argomenti nuovi alla "causa" dell'architettura o della pianificazione ecologiche per convincere gli ultimi ostinati oppositori: non fa riferimento, infatti, ai consumi energetici o alle emissioni inquinanti imputabili all'edilizia, né alle loro elevatissime percentuali sui consumi ed emissioni globali nelle società moderne ad alto sviluppo; non riporta dati sugli sprechi idrici, sulla mal-gestione dei rifiuti urbani, sull'impatto ecosistemico dovuto all'antropizzazione del territorio. Dà per scontata la necessità di far fronte, con sempre maggiore impegno progettuale, a questi problemi che tuttora costituiscono, nonostante,tutto, un'emergenza irrisolta. Piuttosto, nella particolare situazione in cui ormai quasi tutti gli architetti, gli ingegneri edili, gli urbanisti, i paesaggisti parlano di progettazione sostenibile - dandone per scontati presupposti, contenuti e finalità - questo breve saggio cerca di sviluppare una riflessione sul senso e sulle ricadute che l'approccio alla sostenibilità ha avuto, per cominciare a far chiarezza sulle diverse posizioni di chi si dice fautore di questo approccio al progetto.